Lacrime salate

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  1. Eylis
     
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    Lacrime salate




    “Mamma?”
    “Cosa c’è, piccolo mio?” Il bambino sorride, felice.
    “Ho scoperto una cosa!” Ha un tono davvero entusiasta, così la madre si volta abbandonando il proprio lavoro e si inginocchia sul pavimento della cucina per essere all’altezza del suo piccolo.
    “E dimmi, cos’hai scoperto di così bello?”
    “No mamma, non è una cosa bella! È una cosa buona!” La donna ha un moto di sorpresa.
    “Intendi… una cosa che fa del bene?” Lui la guarda, smarrito da quella domanda, poi scuote con forza la testolina piena di capelli rossicci ed arruffati.
    “No mammina, è proprio una cosa buona, buona da mangiare!” Allora lei sorride.
    “Ora mi hai proprio incuriosita. Vuoi dirmi di cosa parli?”
    “Ma io non so come si chiamano…”
    “Prova a raccontarmi come sono, magari te lo posso dire io.” La donna lo invita con un gesto gentile a parlare, così il bimbo si siede sulle sue ginocchia e prende a giocherellare con una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi.
    “Era di Mara, quella che abita nella casa rossa. Oggi è caduta e si è fatta male, e io ho visto che aveva l’acqua sugli occhi. È quella che ho provato, è proprio buona, sai? E poi lei ha fatto tanta acqua con gli occhi e io l’ho mangiata tutta!” A quella lunga spiegazione la mamma sorride, poi abbraccia il figlio e lo culla per qualche istante.
    “Vedi Hera, quella che tu chiami acqua è un po’ diversa dall’acqua che esce dai rubinetti. È fatta da tante piccole gocce, vero?” Il piccolo scuote la testa con foga, in segno affermativo. “Ecco, quelle gocce si chiamano Lacrime.”
    “Allora io ho deciso che mi piacciono le Lacirme!” La donna ride di fronte a tanta convinzione, e per gioco mordicchia la carne del figlio che spazientito cerca di scappare. “Dai mamma, lasciami!”
    “Aspetta, aspetta! Prima di tutto si dice “lacrime”, non “lacirme”. E dimmi un po’, tesoro, come mai ti piacciono tanto queste lacrime?”
    “È facile! Perché sono salate! E a me il dolce non piace, io voglio mangiare sempre le cose salate. E le Lacirme sono la cosa salata più buonissima del mondo!” Finalmente Hera riesce a scappare dall’abbraccio materno, e la donna si rialza meditabonda. Si avvicina al piano cucina sul quale aveva lasciato le carote per l’insalata, riprende in mano l’affilato coltello e si rimette a tagliare la verdura in tanti pezzetti per terminare il lavoro interrotto all’arrivo del figlio. Mentre la lama affetta quei vegetali arancioni la donna rivede mentalmente la conversazione appena avuta, e presa dal propri pensieri non si accorge di borbottare ad alta voce quanto le passa per la testa.
    “Lacrime salate, eh? Staremo a vedere…”
     
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  2. Queila
     
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    Lo sbattere della porta la fa sussultare: si era ancora persa nei ricordi. Le piace immergersi nel mondo della memoria e ripensare al figlio piccolo mentre gioca, mentre fa discorsi da grandi...
    Ora Hera ha vent'anni, ma per la madre resterà sempre il bambino a cui piace il salato delle lacrime, mentre non sa che l'uomo di oggi ha cambiato gusti.
    Il ragazzo sale subito in camera sua, senza dire nulla, è troppo arrabbiato, troppo deluso, troppo triste.
    Piange.
    Piange e capisce che le lacrime non sono salate, ma amare.
    A lui ora piace il dolce: il dolce sapore delle labbra di Mara, il dolce odore dei suoi capelli, il dolce riflesso blu dei suoi occhi.
    Mara... la causa delle lacrime, la causa della malinconia.
    Il ragazzo di oggi capisce che il bambino di ieri aveva ragione: meglio il salato, il dolce porta con se il retrogusto dell'amarezza e della delusione. E desidera tornare indietro, quando tutte era più facile, quando era Mara a piangere e non lui... desidera ancora immergersi nel dolce gusto della sua bocca.
    Il campanello lo coglie alla sprovvista, la madre va ad aprire.
    "Hera, vieni è Mara!" Si sente chiamare il ragazzo.
    Si alza alla svelta e si asciuga le calde lacrime spese per la ragazza che ama, ma che si è accorto tardi di amare: lei ora sta con un altro, eppure lo aveva baciato...
    Aveva appoggiato le labbra su quelle di lei, e lei aveva risposto al bacio con impeto, eppure era scappata, lasciando Hera sconvolto.
    Ora, però, è tornata, è tornata per lui.
    Il ragazzo apre la porta della sua camera e si dirige da lei, pregando disperatamente di assaporare ancora una volta il dolce sapore delle labbra di Mara, e non quello salato delle proprie lacrime.
     
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1 replies since 2/7/2011, 12:52   228 views
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