syssy5 - Sangue

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  1. syssy5
     
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    • Nick dell’autore: syssy5
    • Titolo: Sangue
    • Tipologia: flash-fic
    • Lunghezza: 379 parole
    • Genere: horror
    • Avvertimenti: contenuti forti
    • Rating: rosso (preferisco tenermi alta)
    • Credits: nessuno
    • Note dell'autore: la narrazione in prima persona non mi permette di spiegare alcune cose, tipo perché l'uomo sta cercando di uccidere la donna, ma anche se non mi sono ispirata a una qualcosa in particolare per scrivere questa storia, io l'ho immaginata simile a “Jack lo squartatore”, quindi a un serial killer che adora fare a pezzi le sue vittime
    • Introduzione alla storia: la protagonista è inseguita da un serial killer. Nel tentativo di sfuggirgli finisce proprio nel suo "laboratorio"; sotto shock, non riuscirà a salvarsi




    Sangue


    Sangue. C'era odore di sangue, l'aria ne era pregna. Riuscivo a distinguerlo chiaramente tra il puzzo di roba stantia ed escrementi.
    Non so perché avevo scelto proprio quel palazzo cadente per nascondermi, non credo l'avessi fatto consciamente. Solo in quel momento mi resi conto che era esattamente lì che voleva attirarmi: quella era la sua macelleria.
    Mi ero nascosta sotto una vecchia scala pericolante, nell'angolo più buio. Strinsi le ginocchia al petto come se quel semplice gesto potesse farmi scomparire da lì e attesi. Mi aspettava solo la fine, sapevo di non avere scampo.
    Un rumore improvviso attirò la mia attenzione e il mio viso scattò in quella direzione; non vidi nulla. Sapevo comunque che non avrei aspettato che lui mi trovasse rannicchiata sotto una scala, se davvero non c'era modo per me di sfuggirgli avrei affrontato quello che mi aspettava a testa alta.
    Sgusciai fuori più silenziosamente che potei e cercai di ripercorrere a ritroso la strada che mi aveva portata lì, ma non riuscii a ritrovarla. Sembrava un labirinto, travi cadute e muri franati mi ostacolavano a ogni passo, senza contare la nausea che mi stava salendo per via di quell'odore nauseabondo.
    Non seppi dire come, ma finii in una stanza diversa dalle altre; era ben curata e illuminata, con pareti dipinte di bianco. Riuscii appena a muovere qualche passo all'interno prima di accorgermi cosa stavo calpestando: sangue; umido, viscoso, scarlatto sangue. Arretrai per lo spavento e il disgusto, ma scivolai e caddi in quella pozza. Urlai mentre quella sostanza ematica e appiccicosa mi imporporava i vestiti. Fu solo in quel momento che mi accorsi di cosa ci fosse alle mie spalle: in una teca facevano bella mostra di sé una collezione di occhi umani. Inorridita strisciai via, il più lontano possibile da quell'orrore.
    Avevo perso il senno, non riuscivo a pensare razionalmente, se l'avessi fatto sarei sicuramente riuscita a rialzarmi e fuggire da quella macabra visione; ma il sangue che impregnava tutto e quei trofei esposti furono troppo. Insieme alla ragione se ne andarono anche le mie ultime speranze di sopravvivere. Persi la cognizione del tempo, ero troppo scioccata e iniziai a farneticare.
    Quando lui arrivò mi trovò così: accucciata per terra, delirante e sporca di sangue. Da quel palazzo in rovina non uscii mai più
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  2. Sachi Mitsuki
     
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    Edizione: Il Troppo e... il Niente
    Autore: syssy5
    Titolo: Sangue
    Voto: 8
    Recensione:
    Mi è piaciuta davvero molto la tua storia, però mi ha lasciato alcuni punti interrogativi: se la vittima sa di essere inseguita, perché si è nascosta in un palazzo in rovina dove, con ogni probabilità, il killer l'avrebbe facilmente trovata? Nella prima parte dice che non sa il motivo di questa sua scelta e soltanto in seguito si rende conto di essere stata spinta a nascondersi lì dal suo carnefice, ma come? Possibile che fosse l'unico palazzo nelle vicinanze? Mi rendo conto, però, che spiegare tutte queste cose (compreso il come e il perché questo killer uccida) avrebbe rallentato molto la dinamica della storia. Il che sarebbe stato davvero un peccato perché ha, secondo me, un ritmo incalzante e coinvolgente. Arrivi alla fine e ti chiedi: ma si salverà? Eppure no, la donna non si salva e, questo, è uno degli elementi che contraddistingue "Sangue" da altre storie simili sui serial killer. Mi è piaciuto molto il finale perché non è il solito lieto fine e ho apprezzato tanto il fatto che lei racconti i suoi ultimi istanti di vita con la lucidità, in contrasto così con la sua morte che, forse, si sarebbe potuta evitare se non avesse perso il senno.
    Mi è piaciuto come hai utilizzato il "troppo" e il "niente", soprattutto perché il niente (per come l’ho interpretato io) non è associato solo alla mancanza di lucidità e speranze, ma anche al fattore tempo. Come ho detto prima, il ritmo è incalzante e il tempo, l'esistenza della donna, si riduce drasticamente fino a scomparire...
    A livello stilistico, posso dirti che mi piace molto il tuo modo di scrivere e, anche se ci sono alcuni verbi che avrei coniugato in modo diverso, devo dire che secondo me questa storia è scritta davvero bene! Complimenti! ^___^
    <sachi>
    P.S. piccola aggiunta: ho letto che, alla fine, il niente indicava solo la mancanza di speranze… ok, ho travisato, però la recensione ho voluto lasciarla così come te l’avevo mandata per MP…
     
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1 replies since 3/11/2013, 00:04   90 views
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